Pubblichiamo nota del deputato della Lega Rossano Sasso, capogruppo in commissione Cultura, Scienza e Istruzione, che ha presentato un’interrogazione al Ministro Valditara in merito a un episodio avvenuto a Sesto San Giovanni. Durante una gita scolastica, l’imam della moschea avrebbe pronunciato un versetto del Corano che incita alla violenza. Sasso denuncia un presunto “indottrinamento islamico” nelle scuole italiane e solleva interrogativi sulla compatibilità della Sharia con la legislazione italiana, sottolineando la mancata intesa tra lo Stato italiano e la religione islamica.
“‘Nel corano c’è un versetto che dice combattete uccideteli ovunque li troverete, combattete quelli che vi combattono’. Questo ha detto l’imam di Sesto San Giovanni a dei bambini mentre ospitava nella sua moschea alcune scolaresche in gita. Lo chiamano scambio culturale. La definiscono inclusione. Ma è solo l’ennesimo episodio di indottrinamento islamico in una scuola italiana. Alle anime belle della sinistra, ai docenti progressisti che organizzano questi incontri e che si giustificano, protetti dall’autonomia dell’insegnamento, ricordo che l’Islam non è una religione riconosciuta dallo Stato italiano perchè non ha mai stipulato l’intesa prevista dall’articolo 8 della nostra Costituzione, a differenza di tutte le altre religioni. Sarà anche perché la Sharia, la legge islamica, è totalmente in contrasto con le leggi dello Stato? Questo lo sanno le signore maestre e il signor preside? E la dignità delle donne, e la sottomissione delle stesse, e la negazioni dei diritti, ma non si vergognano? E i genitori di questi bambini, non hanno niente da dire? Bisogna porre dei limiti all’autonomia dell’insegnamento quando la si utilizza in questo modo. La Lega andrà fino in fondo alla vicenda: per questo ho presentato un’interrogazione al ministro Valditara”.